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Pompe di calore: sono davvero più convenienti del gas?

In Europa, circa 130 milioni di famiglie utilizzano il gas per riscaldare le proprie abitazioni, un fattore che incide notevolmente sul totale del consumo di gas del continente, raggiungendo quasi il 40%. Questo uso contribuisce in modo significativo alle emissioni di gas serra, con un impatto superiore al 20% sul totale europeo. La dipendenza dal gas non solo minaccia gli obiettivi climatici globali ma mantiene l’Europa legata ad alte spese energetiche e a una forte dipendenza dalle importazioni.

Le pompe di calore ad aria rappresentano una soluzione promossa attivamente dai governi europei per tagliare le emissioni di carbonio. Tuttavia, la loro adozione non è priva di controversie, come dimostrato nel Regno Unito, dove la sostituzione di milioni di caldaie a gas con queste nuove tecnologie ha scatenato dibattiti culturali. Le pompe di calore ad aria, pur essendo inizialmente più costose, beneficiano di incentivi che ne riducono sensibilmente il costo. Ad esempio, nel Regno Unito, gli incentivi possono coprire fino a 7.500 sterline, mentre in altri paesi come la Polonia e l’Italia, le sovvenzioni possono essere ancora più generose.

Secondo il Dr. Jan Rosenow, direttore di programma presso il Regulatory Assistance Project, le pompe di calore, sebbene più costose da alimentare rispetto al gas, offrono un’efficienza notevolmente superiore. Questi dispositivi possono convertire un’unità di elettricità in fino a cinque unità di calore. Il loro coefficiente di prestazione stagionale (SCoP) superiore a 3 dimostra che possono competere con le caldaie a gas con un’efficienza dell’85%. Inoltre, tariffe energetiche specifiche, come quelle proposte da fornitori nel Regno Unito, possono ulteriormente ridurre i costi operativi, rendendo le pompe di calore una scelta economicamente vantaggiosa.

In Italia, le pompe di calore sono considerate una soluzione chiave per il riscaldamento sostenibile degli edifici, grazie anche al sostegno del governo attraverso diverse misure fiscali. Nel 2024, l’Ecobonus permetterà una detrazione fiscale dal 50% al 65% per la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento con sistemi più efficienti. Il Bonus Casa, con un tetto di spesa di 96.000 euro, e il Superbonus, che nel 2024 offrirà una detrazione del 70%, sono ulteriori incentivi significativi. Il Conto Termico 2.0 offre incentivi fino al 65% per l’installazione di sistemi ecocompatibili, inclusi privati, pubbliche amministrazioni e imprese.

La transizione verso le pompe di calore non solo aiuta a ridurre le emissioni di gas serra ma può anche comportare una diminuzione delle spese energetiche a lungo termine. Tuttavia, è fondamentale valutare i costi iniziali e gli adeguamenti necessari per massimizzare l’efficienza dell’impianto, come l‘isolamento dell’edificio.

Inizialmente, l’acquisto e l’installazione di una pompa di calore possono richiedere un investimento maggiore rispetto alle caldaie a gas. Per esempio, i costi di installazione per un sistema di pompa di calore variano notevolmente a seconda del tipo di sistema scelto: per una pompa di calore aria-aria, il costo può andare da 250 a 800 euro per kW, mentre per un sistema geotermico il costo può salire fino a 1.800 euro per kW . Ecco alcuni esempi concreti che illustrano le differenze di costo e l’efficienza tra pompe di calore e caldaie a gas:

  • Costi di installazione e acquisto: Una pompa di calore aria-aria può costare tra i 250 e gli 800 euro per kW installato. Se consideriamo un’abitazione media che necessita di circa 5 kW per essere riscaldata efficacemente, l’investimento iniziale può variare da 1.250 a 4.000 euro. In confronto, l’installazione di una caldaia a gas tradizionale potrebbe costare meno, circa 1.000 – 2.500 euro per un sistema adeguato a una casa di medie dimensioni .
  • Efficienza energetica: Le pompe di calore sono capaci di produrre circa 4-5 unità di calore per ogni unità di energia elettrica utilizzata, grazie a un coefficiente di prestazione (COP) di 3-5. Questo significa che possono essere fino al 300-500% efficienti. Una caldaia a gas tradizionale ha generalmente un’efficienza che si aggira intorno all’85-90%, il che significa che per ogni unità di energia consumata, meno energia viene convertita in calore utile.
  • Risparmi sui costi di esercizio: Considerando l’efficienza delle pompe di calore, il costo per riscaldare una casa può essere significativamente ridotto rispetto alle caldaie a gas. Se una famiglia spende circa 1.200 euro all’anno per il gas, con una pompa di calore l’importo potrebbe ridursi a circa 400-500 euro, assumendo che l’energia elettrica abbia costi comparabili e che si utilizzino tariffe energetiche favorevoli.
  • Incentivi e sconti: In Italia, per esempio, grazie all’Ecobonus e al Superbonus, i proprietari di casa possono ottenere una detrazione fiscale che va dal 50% al 110% sui costi di installazione di una pompa di calore, a seconda della specifica normativa applicabile e delle caratteristiche dell’immobile. Per fare un esempio concreto, consideriamo il costo di una pompa di calore e una caldaia a gas. Assumiamo che una pompa di calore costi 10.000 euro e una caldaia a gas 5.000 euro. Con un incentivo che copre il 65% del costo, la spesa iniziale per la pompa di calore scenderebbe a 3.500 euro. Aggiungendo i risparmi sui costi energetici dovuti alla maggiore efficienza della pompa di calore, potrebbe rivelarsi più economica nel lungo termine.
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