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Gli Incentivi per il Fotovoltaico stanno per finire

Negli ultimi anni, l’installazione di impianti fotovoltaici è diventata una scelta sempre più popolare tra le famiglie italiane. Grazie alla crescente consapevolezza sulle tematiche ambientali e agli incentivi fiscali messi a disposizione dal governo, c’è stato letteralmente un boom di installazioni, con milioni di cittadini che hanno deciso di investire nel fotovoltaico residenziale per ridurre la propria impronta ecologica e, soprattutto, per ottenere un significativo risparmio economico sulle bollette energetiche.

Tuttavia, l’attuale scenario sta per subire un cambiamento significativo. Le recenti proposte di legge dell’attuale Governo suggeriscono che, a partire dal 2025, gli incentivi fiscali per l’installazione di impianti fotovoltaici potrebbero essere drasticamente ridotti. Questa prospettiva pone sia una sfida, che un’opportunità: chi desidera usufruire dei benefici fiscali attuali deve agire rapidamente per avviare il proprio progetto fotovoltaico.

In questo articolo, esploreremo nel dettaglio gli incentivi fiscali attualmente disponibili, le implicazioni delle nuove proposte di legge e i motivi per cui conviene investire in un impianto fotovoltaico ora, prima che le condizioni cambino.

Negli ultimi mesi il governo italiano ha avanzato una serie di proposte di legge volte a ridefinire il panorama degli incentivi fiscali per le riqualificazioni energetiche e le ristrutturazioni, che includono quindi anche gli incentivi per gli interventi di installazione di impianti fotovoltaici.

Queste proposte mirano a ridurre gradualmente le agevolazioni attualmente disponibili, con l’obiettivo di riorientare le risorse finanziarie verso altre forme di supporto energetico e progetti di infrastrutture verdi, come le Comunità Energetiche Rinnovabili CER.

Dopo aver dunque sospeso la Cessione del Credito nel 2023 e aver decretato la fine del Superbonus 110%, in questi ultimi giorni si parla anche della fine del Bonus 50%.

Nello specifico, il comma 8 dell’articolo 9 sulle “Disposizioni Finanziarie” contenute nell’emendamento al Decreto Legge n. 39/2024 presentato dal Governo, prevede quanto segue:

“All’articolo 16-bis del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, dopo il comma 3 è aggiunto il seguente: 3-ter. Per le spese agevolate ai sensi del presente articolo sostenute a partire dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033, escluse quelle di cui al comma 3- bis, l’aliquota di detrazione è ridotta al 30 per cento.”

L’attuale aliquota del 50%, dunque, potrebbe scendere fino al 30% a partire dal 1° Gennaio 2028.

Tuttavia, bisogna ricordare che l’attuale aliquota del 50% viene prorogata annualmente dai vari Governi in via straordinaria, in quanto l’aliquota base prevista dall’articolo 16-bis del Tuir prevede, dalla sua prima approvazione, un’aliquota di detrazione pari al 36%.

Tutte le azioni intraprese dall’attuale Governo per contenere le risorse e ridurre le uscite connesse ai Bonus fiscali sembrano orientate verso tale strada. Per cui possiamo aspettarci realisticamente che dal 1° Gennaio 2025 anche l’aliquota del 50% tornerà a quella originaria del 36%. Anche i massimali di spesa potrebbero subire un’importante riduzione, passando dagli attuali 96.000 euro a soli 48.000 euro.

Per coloro che stanno considerando l’installazione di un impianto fotovoltaico, è cruciale agire ora per beneficiare degli incentivi attuali. La burocrazia e i tempi tecnici necessari per l’installazione impongono di agire tempestivamente per garantire che il progetto sia completato prima che gli incentivi vengano ridotti drasticamente.

Sfruttare gli incentivi attuali permette di massimizzare i benefici economici, riducendo significativamente i costi iniziali dell’investimento e migliorando i tempi di ritorno.

Come abbiamo già visto in altri approfondimenti dedicati ai bonus fotovoltaico, per l’anno in corso le misure di incentivo disponibili per chi vuole installare un impianto fotovoltaico sono le seguenti:

  • Bonus Ristrutturazioni 50%: un’agevolazione consolidata che permette di recuperare il 50% delle spese sostenute per l’impianto in 10 anni, con rate di pari importo da portare in detrazione nella dichiarazione IRPEF.
    E’ la misura principalmente adottata da chi vuole installare solo l’impianto fotovoltaico e copre sia le spese dell’impianto stesso che quelle relative a installazione ed eventuali storage di accumulo.
  • Superbonus 70% per il [2024]: seppur dotato di un’aliquota apparentemente molto elevata, il Superbonus è una misura difficile da attuare, in quanto richiede che vengano effettuati interventi di riqualificazione sull’intero immobile (non sulla singola unità abitativa) tali da garantire un incremento di almeno due classi energetiche dell’immobile, che devono essere certificate mediante opportune asseverazioni e certificazioni pre e post intervento. Il Superbonus ben si presta nei contesti in cui si devono sostituire i generatori di calore, gli infissi e si deve isolare termicamente l’involucro. In tali casi conviene quindi  abbinare anche l’impianto fotovoltaico, che comunque è un intervento “trainato”, quindi secondario e subordinato ad altri interventi obbligatori.
  • Reddito Energetico: un nuovo contributo a fondo perduto per supportare le famiglie con ISEE basso nell’installazione di impianti fotovoltaici, destinato prevalentemente alle regioni del meridione. Nello specifico, è prevista l’erogazione di un Contributo a Fondo perduto per chi presenta domanda di accesso a tale incentivo. Allo stato attuale, il fondo prevede uno stanziamento di 200 milioni di euro per il 2024 e il 2025, con un ammontare di 100 milioni per ogni anno. L’incentivo è rivolto a famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro (o con ISEE inferiore a 30.000 euro e almeno 4 figli a carico) e prevede un contributo di 2.000 euro di quota fissa e 1.500 euro di quota variabile per kWp installato. Essendo la procedura a sportello, chi prima fa domanda può sperare di ottenere l’incentivo.
  • Incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): contributi a fondo perduto e incentivi sul consumo di energia per la realizzazione di impianti fotovoltaici condivisi. L’incentivo pone alcuni vincoli sulle tipologie di CER incentivabili e copre al massimo il 40% delle spese di installazione. Poco adatto a contesti residenziali o alle singole famiglie che vogliano realizzare un impianto per autoconsumo personale.

Come abbiamo capito, il tempo stringe! Gli incentivi fiscali per il fotovoltaico per come li conosciamo oggi scadono il 31 dicembre 2024. Non perdere questa occasione unica per risparmiare e contribuire a un futuro più sostenibile, risparmiando sulle bollette della luce.

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